Secondo voi quante persone avranno fatto entrare a far parte della loro vita un Akita (razza quasi sconosciuta a loro fino all’uscita del film) rimanendo poi delusi costatando che il carattere è un po’ diverso da quello di Hachiko ?.
Unico punto vero del film, ma suppongo che pochissimi lo abbiano capito, è quando il cucciolo e l’uomo si scrutano e l’Akita decide che quell’uomo sarebbe stato il suo amico per la vita. E’ un attimo e solo chi ama e conosce questa razza lo avrà sicuramente notato.
E quanta gente si stà prendendo uno Shiba partendo dalla convinzione che sia un Akita in miniatura? Ho casa piccola quindi prendo uno Shiba! Senza sapere che allo Shiba serve non solo il doppio dello spazio di un Akita ma anche un padrone che lo controlli a vista.
Meno pochi veramente amanti della razza scommetterei qualunque cosa che la maggior parte dei privati che oggi hanno uno Shiba lo hanno preso perché hanno saputo che Hachiko da piccolo nel film era uno Shiba. Cercando su internet hanno scoperto un Akita in miniatura senza sapere come ho già detto che Akita e Shiba (tolto l’aspetto fisico) sono esattamente agli antipodi come carattere. La poca conoscenza della razza lo dimostrano anche le innumerevoli foto di Shiba (che si vedono in giro), cani alti anche 50 cm orecchie lunghe tipo Dingo, mantelli sbagliati e una selezione talmente sbagliata che ha portato difetti genetici gravi in una razza che ne era completamente assente.
Ho iniziato con gli Shiba nel 1977 come con gli Akita, avendo a disposizione un ambulatorio veterinario tutti i soggetti sia importati che nati da noi venivano testati, ed era assurdo riscontrare displasie dell’anca, problemi agli occhi e problemi di adeniti sebacee come oggi, molto diffuse. Causa una selezione fatta malissimo che ha portato a rovinare drasticamente un cane primitivo dove era assurdo trovare problematiche del genere.
l’Akita dopo l’uscita del film è ormai conosciuto da tutti, e stà succedendo come ai Dalmata, ai Siberian husky, ai Doberman, ai Jack russell e ai pastori scozzesi… si vede un film e tutti si innamorano del protagonista senza informarsi prima dei prò e dei contro sulla razza in questione,dando anche origine a allevatori improvvisati, canari, importazioni selvagge che non solo daranno vita a cani non corretti nello standard a volte venduti a cifre alte.. ma anche a soggetti nati con gravi patologie.
A loro volta questi cani senza una conoscenza minima da parte dei loro proprietari verranno accoppiati tra loro creando un numero sempre maggiore di cuccioli venduti a tutte le cifre, a volte anche regalati, e nasceranno sempre più soggetti non solo sbagliati morfologicamente, ma anche con gravi tare e patologie che, a loro volta, trasmetteranno ai discendenti.
Analizzando gli ultimi 10 anni il trand delle nascite si riscontra che i soggetti iscritti nel 2002 erano 332 mantenendo questo numero invariato fino alla fine del 2009 (uscita del film), da questo momento a oggi la razza è cresciuta di più del 50% attestandosi come razza più numerosa del gruppo 5° Questo ci deve far riflettere.
La poca conoscenza sulla razza ha fatto scrivere ad un giornalista del corriere.it che l’Akita non può vivere in Europa perché fa troppo caldo e questo penso che sia un'altra grande prova della disinformazione su questa razza e di come nascono tanti esperti che in verità farebbero meglio a stare zitti. In 37 anni circa di allevamento e di conoscenza della razza mi sono sentita dare delle lezioni sull’Akita da persone che magari hanno un solo soggetto, da allevatori con un esperienza minima basata su pochi anni oppure, peggio, da gente che ha basato il proprio allevamento su soggetti presi da me che poi si sono dimostrati gli unici che gli hanno portato risultati.
Gli stessi allevatori che ,stranamente, incontrandomi in expò colpiti da forte amnesia ogni volta non mi riconoscono dando origine a strani balletti per non salutare, o anche allevatori che avendo da me preso un cane da me diventato importante si dimenticano che quel cane ha un affisso e giocano sul fatto di mettere per prima il nome del cane mio senza affisso, seguito da quello del loro soggetto seguito dal loro affisso.
Vi racconto un'altra storia, qualche mese fa ero su internet cercando quello che trovavo sul mio affisso, ad un certo punto leggo.. figlio di Gempei Maru del Wasabi una delle prime importazioni dal giappone.. La mia amica Marinella, che ha vissuto con me questa come tanti altri episodi confermerà.
Anche sugli Shiba si trovano su internet molte storie, convinti che lo Shiba in italia è arrivato negli anni 2000, infuriandosi quando vengono contraddetti.
Torniamo al carattere dell’Akita, è un cane molto indipendente ma attaccatissimo allo stesso tempo al padrone. Non è un cane invadente ma sempre pronto a difendere il suo padrone.
Poco propenso per natura ad andare d’accordo con i suoi simili (ricordiamoci il suo passato come cane da combattimento) e anche molto indifferente verso gli estranei, a meno che non rappresentino un pericolo per il proprio padrone.
Per l’Akita esiste il suo padrone e la sua famiglia con i quali è dolcissimo e attaccatissimo. Si sente spesso dire che è un cane freddo poiché quando incontra un estraneo per strada non si avvicina scodinzolando e facendosi accarezzare, ma credo che sia normale questo comportamento in un cane da difesa e per lo più Giapponese. Il mio padrone saluta un estraneo io cane mi faccio accarezzare e dimostro un certo interesse, il mio padrone non saluta l’estraneo e io cane faccio lo stesso. Mai sottovalutare un Akita nel suo attaccamento verso la sua famiglia qualora la vedesse minacciata notereste un immediato cambiamento nel atteggiamento del cane.
Ricordiamoci che uno dei difetti/pregio dell’ Akita è la sua pigrizia quindi le sue reazioni saranno si immediate ma sempre risparmiandosi, a meno che la situazione non richieda il suo intervento più risoluto. Li vedrete il vostro Akita, paffutello, pelosone, cocco di mamma ecc..trasformarsi in un vero guerriero Giapponese.
Non è un cane per tutti, è un cane per chi innanzi tutto ama le razze primitive e le conosce e poi per una persona che abbia polso ma che lo usi in maniera giusta. E’un cane molto permaloso e si offende facilmente. È un cane molto abitudinario quasi paranoico e quindi consiglio a tutti i neo proprietari di Akita di stimolarlo nei cambiamenti quotidiani. Abbaia poco e quindi, se abbaia, vi consiglio di andare a vedere il motivo.
In casa non fa danni, grazie alla sua pigrizia e, a volte, al ritorno lo si trova esattamente come lo si era lasciato.. a dormire sul divano.
Ha una memoria formidabile un po’ come le orche e si ricorda a distanza di anni chi gli ha fatto un torto. Non sono rari casi di cuccioli di Akita aggrediti al parco o durante una passeggiata da un cane adulto, il vostro cucciolo rimarrà impassibile ma nella sua mente si è ben impressa l’immagine del suo aggressore e quando e se lo rincontrerà cresciuto sarà lui, questa volta, a provocarlo.
Altro dato da sfatare sugli Akita è che sono cani che aggrediscono (parlo degli Ichinoseki) i Dewa o la linea americana hanno troppe razze che ne modificano il carattere.
L’Akita non sarà mai lui a attaccare per primo un altro cane, sarebbe da stupidi si limiterà a sfidarlo a volte anche in maniera del tutto silenziosa, e quando vedrà la sua vittima che ha abboccato alla sua sfida anche a distanza vi ci porterà tranquillamente senza che voi ve ne accorgete, ovvio l'altro cane inizierà il suo attacco ed è quello che il nostro Akita vuole.
Voglio precisare che per l’Akita il combattere è un puro divertimento, è uno sfidare l’altro Akita come in un vero incontro di arti marziali Giapponesi per misurare le proprie capacità. Per cui quando il perdente accetta di essere stato vinto tutto finisce come è iniziato.
Per questo non esiste nella nostra razza, maschio che rispetta la femmina anche se in calore e che quindi non la attaccherà mai, femmina che rispetta il cucciolone. La sfida è innata nell’Akita tu sfidi e io accetto chiunque sei.
Sarebbe buona regola formare le coppie fin da piccoli (non più tardi dei 4 / 5 mesi) in modo che quando la femmina andrà in calore accetti senza problemi la dominanza del maschio. Per questo carattere Giapponese consiglio sempre ai neo proprietari degli Akita di insegnargli a ubbidire ai loro ordini sin da piccoli e a sentire la voce, anche perché la soglia del dolore di un Akita è molto bassa. E bisogna anche dire che in Giappone nel educazione del Akita è sempre stata usata la voce con comandi secchi e decisi.